Carlo Maratta, Natività
La Natività è un affresco di Carlo Maratta databile 1650 circa ed è custodito oggi alla Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma.
La sua formazione
Carlo Maratta è stato uno dei pittori più attivi del XVII secolo soprattutto a Roma. La sua formazione gli consentì di sviluppare un’espressività aulica senza però trascurare le tipicità della pittura secentesca. Questa era infatti una caratteristica di molti artisti del tempo. E’ possibile notare questa sua peculiarità anche nelle opere di matrice sacra, come quella della Natività.
La Natività con un taglio differente
L’opera di Maratta non segue lo schema classico della Natività. L’artista progetta e realizza un taglio alquanto “scenico”, un primo piano che mostra un interessante equilibrio nel concepimento della composizione dell’immagine. E’ possibile vedere al centro la Vergine china sul Bambino ed attorno a lei i cherubini adoranti che coronano la scena. L’atmosfera che si percepisce è quella di una silenziosa sacralità del Dio che si è fatto uomo e dell’amore di sua madre. Rispettando a pieno l’ideale del naturalismo secentesco, le figure appaiono reali, sublimate dalla luce che sembra emanare il Bimbo divino. La Vergine è abbigliata seguendo la tradizione, con tunica e mantello dai colori rosso a cui si sovrappone il blu lapislazzuli. Il rosso indica la sua natura umana ed il blu lapislazzuli ne ricorda invece la sua natura divina. Il velo candido sottostante, simbolo di estrema purezza, avvolge il bambino nelle fasce da neonato.
La tenerezza dell’opera
Ciò che colpisce di quest’opera è la tenerezza di questo abbraccio di madre, che incrocia lo sguardo del piccolo Gesù, di cui Maratta raffigura in primo piano la testina e le gote paffute che gli conferiscono un realismo molto acceso. Lo sfondo invece non presenta dettagli di alcun genere, questo proprio perchè concepito per porre in risalto solo i soggetti principali. Si tratta di un’opera aulica ed armoniosa nella composizione, ma al contempo è assai realistica nel modello, che riesce a raccontare con efficacia e tenerezza questo momento della vita di Gesù.
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