Beato Angelico, Natività
La Natività di Beato Angelico è uno degli affreschi che decorano il convento di San Marco a Firenze e risale al 1440/1441 circa.
Un’opera firmata dagli allievi di Beato Angelico
Gli affreschi visibili a piano terra del convento vengono attribuiti all’Angelico. Per quanto riguarda invece i 43 affreschi delle celle e dei 3 corridoio si hanno dei dubbi sull’autore. Se alcuni contemporanei attribuiscono tutti gli affreschi all’Angelico, oggi facendo un calcolo dei tempi per la realizzazione ed effettuando alcuni studi stilistici che individuano ed evidenziano almeno tre o quattro mani diverse, si tende ad attribuire all’Angelico l’intera decorazione ma solo un ristretto numero di affreschi. I restanti, invece, si pensa che vennero dipinti nel suo stile da alcuni suoi allievi, tra cui anche Benozzo Gozzoli.
La Natività
L’adorazione del bambino, o natività, si trova nella fila di celle da cui si ritiene che sia iniziata la decorazione e fa parte di quelle opere dipinte non direttamente dall’angelico ma venne svolta sotto la sua stretta sorveglianza e con piccoli interventi diretti. La natività è composta da un semicerchio con Gesù Bambino al centro e le figure disposte attorno a lui in atto di adorazione. Sono presenti in questa scena, partendo da sinistra, Santa Caterina D’Alessandria, la Vergine, San Giuseppe e San Pietro Martire. Lo sfondo costituito dalla capanna con il bue e l’asinello, crea una dimensione “piatta” che evita qualunque distrazione che possa allontanare lo sguardo dalla scena principale.
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