Sandro Botticelli, Allegoria della primavera
La Primavera di Sandro Botticelli è un dipinto a tempera grassa su tavola databile 1478 circa. L’opera d’arte è conservata ad oggi alla Galleria degli Uffizi a Firenze.
L’opera di Botticelli è un vero e proprio capolavoro dell’artista ed è inoltre una delle opere più famose del rinascimento italiano.
Il dipinto venne eseguito per Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, e la sua collocazione originaria era al palazzo di via Larga, dove rimase prima di essere trasferita nella Villa di Castello. Nel 1815 si trovava già nel guardaroba mediceo e nel 1853 venne trasferita alla Galleria dell’Accademia per lo studio dei giovani artisti che frequentavano la scuola. Con il riordino delle collezioni Fiorentine venne trasferita agli Uffizi nel 1919.
L’allegoria dell’opera
Gli studiosi considerano la Primavera di Sandro Botticelli un’opera allegorica. Il dipinto rappresenta il regno di Venere secondo l’iconografia del filosofo Marsilio Ficino. Intorno alla corte dei Medici si erano raccolti alcuni intellettuali che condividevano le idee del filosofo e del poeta Poliziano. La figura maschile di sinistra, secondo interpretazione neoplatonica, potrebbe essere il giovane Mercurio. Al suo opposto, a destra, Zefiro insegue la Ninfa Clori che si tramuta in Flora e sparge i fiori sul mondo. Le 3 fanciulle danzanti poi sono le Tre Grazie, divinità minori vicino a Venere. Cupido infine volteggia bendato sopra a Venere. Gli studiosi hanno individuato inoltre circa 140 specie vegetali accuratamente dipinte da Botticelli. L’artista probabilmente si documentò con erbari e dipinse fiori ed erbe con maniacale attenzione.
Influenze e gestione della luce
Con la Primavera, Botticelli vuole celebrare un ideale di bellezza classico ed elegantemente lineare che secondo storici e critici deriva dalle ricerche di Filippo Lippi, suo maestro. Questo “linearismo” lo si trova espresso nel massimo delle sue possibilità nei veli delle tre grazie e nel velo di Flora. L’opera di Botticelli mette in scena dei personaggi dipinti a tinte vive e chiarissime contro uno sfondo scurissimo. Questo permette di far risaltare le vesti rosse di Mercurio e Venere. Il resto dei toni, tranne alcuni, sono freddi ed azzurrini. La luce del paesaggio, rivelata dal cielo che si intravede tra il fogliame, è cristallina e fredda. Le figure in primo piano sono illuminate in modo frontale quasi prive di ombre, sembrano emanare una luce chiara dalla loro superficie.
Realizzazione
L’opera viene realizzata in pictografia su tavola in legno massello. Sono stati inoltre utilizzati colori ad olio e doratura 18 Kt, conferendo all’opera una brillantezza unica.
Codice prodotto: 0113500dg
Pictografia su tavola
Dotato di gancio a scomparsa
Categoria: Essential
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