Gustav Klimt, L’Albero della Vita
Albero della Vita di Gustav Klimt , tecnica mista su carta, 194 X 121 cm. (Vienna, Museum Für Angewandte Kunst)
L’Albero della Vita nel Fregio Stoclet
A Bruxelles nel 1905 succede un qualcosa incredibile. L’architetto Joeff Hoffmann ha appena costruito la residenza privata dell’illustre collezionista e industriale Adolphe Stoclet, un palazzo considerato un capolavoro. Stoclet sceglie di affidare la realizzazione degli spazi interni della sua abitazione alle più abili mani degli artisti del tempo.Fra di loro Gustav Klimt. Klimt realizzerà per la sala del pranzo del palazzo tre opere lunghe circa sette metri che fondendosi in unica narrazione, entreranno nella storia dell’arte.
Il Periodo Aureo e l’uso della Foglia d’oro
L’oro da sempre, fin dall’antichità è stato un prodotto molto utilizzato per la sua capacità di essere malleabile e resistente. Materiale che emana una luce radiante, capace di trasmettere calore, movimento e forza. L’oro in foglia risplendeva nelle icone bizantine facendo risultare i dipinti intangibili, appartenenti ad una dimensione ultraterrena. Numerosi artisti nel tempo reinterpretarono le tecniche del passato con applicazioni del tutto nuove, fra di essi il pittore viennese Gustav Klimt. Klimt decide di utilizzare la foglia d’oro dopo un viaggio a Ravenna, applicandola al Fregio Stoclet, caratterizzato dall’uso massiccio e strutturale della foglia d’oro nel fondo dei dipinti.
Gustav Klimt l’Albero della Vita, i protagonisti
La successione dei pannelli (L’Attesa, l’Albero della Vita e l?Abbraccio) vuole raccontare con delicato fascino una sorta di favola: una giovane ragazza attende il suo amato tra i rami dorati dell’albero della vita; alla fine realizza il sogno di congiungersi a lui, con passione.
Lo stile
In questa sua idea l’artista viennese deriva spunti formali dall’arte dell’antico Egitto (la danzatrice dell’Attesa ha il volto posto di profilo e gli occhi – dal taglio allungato – rivolti in lontananza), dall’arte del mosaico bizantina (di cui la città di Ravenna è per Klimt esempio fondamentale) e dall’arte giapponese.
Realizzazione: L’opera è stata realizzata in pictografia su tela di lino.
La pictografia è una tecnica creata e brevettata da Bottega Tifernate. Dal “Trattato sulla pittura” del Cennini e da “La vita e le Opere” del Vasari abbiamo appreso le ricette di lavorazione dei Grandi Maestri. Uno studio ventennale, il confronto con le opere originali, grazie alle collaborazioni con i più importanti musei del mondo. La creazione di una tecnica unica e riconosciuta che coniuga la grande tradizione con la più avanzata tecnologia e che permette di restituire all’osservatore la stessa emozione che si prova davanti all’opera originale
Tecnicamente l’imprimitura (gessatura) della tela avviene a caldo, a più strati, con gesso di bologna e colla naturale, preparati a bagno maria. La lavorazione, con colori ad olio, conferisce una brillantezza unica che si sposa perfettamente con l’oro. Oro che viene applicato in foglia 18 kt., completamente a mano e rifinito con il bisturi per ricreare ogni minimo particolare. Le parti a rilievo sono eseguite con un impasto di gesso e colla naturale a caldo.
Codice prodotto: 0478
Pictografia su Tela e Tavola
La Tela viene montata su telaio ed il bordo rifinito con un colore
La Tavola viene tinta color noce
Entrambe sono dotate di gancio a scomparsa.
Gustav Klimt L’Abbraccio
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